Giulia Marchioni artista

Giulia. Arte come Natura. Natura come Arte

Giulia Marchioni (1983) vive e lavora a Sospirolo. Nata in Cadore, è cresciuta tra i boschi delle Dolomiti. Ha un diploma di formazione artistica e un corso di botanica. Dopo aver sperimentato varie tecniche, dal 2020 è riuscita a esprimere pienamente la sua arte e a conciliare il suo amore per la natura con quello per la pittura. 

“Vivo e dipingo nel bosco, con il sole e con la nebbia, in un silenzio profondo”.

Giulia ha sempre avuto un legame spirituale con la natura. I boschi sono per lei fonte di ispirazione visiva e spirituale nonché strumenti preziosi della sua arte. Le sue opere sono realizzate perlopiù con colori acrilici su tavola e con i doni del bosco. Seppur non evidente, spatole e pennelli lasciano il posto a mezzi come rami, fiori e foglie che “guidano” le sue mani e le sue emozioni nel processo pittorico.

“Con l’aiuto di tutta questa energia naturale che mi circonda a volte escono quadri di mondi e atmosfere di altre dimensioni”.

Il bosco è la sua maggiore fonte di ispirazione. Tuttavia, per comprendere il processo creativo e le sue opere, è fondamentale conoscere tutte le fonti spirituali dell’artista. La sua passione per i fiori risale alla sua infanzia, ma durante la sua permanenza in Olanda ha sviluppato con questi una vera e propria connessione. Inoltre, attraverso varie tecniche meditative, riesce ad ascoltare profondamente la natura e il suo fluire.

Dal 2018 vive nei boschi di Sospirolo e collabora nell’azienda vitivinicola del marito. Solo qui è riuscita ad esprimere pienamente se stessa e quelle emozioni che, attraverso il gesto pittorico, invadono le sue opere. I dipinti assumono spesso delle forme concentriche, quasi a rimandare l’infinità di una natura che non spaventa ma rassicura l’uomo con la bellezza dei suoi colori e delle sue stagioni. Giulia coglie questa bellezza e la traduce nei suoi dipinti dove è sempre evidente un richiamo alla stagione in cui è stato dipinto.

Giulia è un’artista visuale che si reinventa continuamente nel tentativo di creare connessioni sempre nuove tra la sua arte, le sue emozioni e la natura. Le sue opere sono un dono a tutti coloro i quali ricercano emozioni attraverso i colori e vogliono stabilire una relazione profonda con la natura.

Il suo ultimo progetto unisce la sua arte con il vino prodotto nell’azienda vitivinicola.
Nell’opera Anam – che in sanscrito significa “senza nome” – 280 bottiglie di vino sono diventate il supporto e il palcoscenico di un tripudio di colori incorniciati dal bosco dove l’artista trascorre la sua quotidianità. L’uomo e la natura si influenzano reciprocamente e Giulia ha instaurato un forte legame con la natura. Questo legame è alla base delle sue sperimentazioni artistiche passate, presenti e future.

Federica Aramu